Il selciato costituisce l’originale pavimentazione delle vie ericine: da quello più antico, formato da sole pietre o con semplici guide, a quello a riquadri progettato nel secolo XIX dall’ingegnere Girolamo Varjo e formato da lastroni levigati, ad esagono allungato, chiamati catene, che inquadrano le pietre sia per contenere la parte interna, sia per creare efficaci effetti prospettici, conferendo un suggestivo aspetto alla strada.
Le file dei lastroni talvolta diventano più spesse per agevolare il passaggio dei veicoli a ruota.
Caratteristiche ad Erice sono le piccolissime vie, le cosiddette venule, in dialetto siciliano “vanedde” stretti vicoli, anche a gradoni, creati a scopo di difesa e per moderare la forza del venti.
Suggestivi gli scorci marini che si intravedono in talune di esse.